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RE:PAIR

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30,00 

Energizzante mitocondriale 

RE:PAIR è un integratore alimentare attivatore mitocondriale, a base di principi attivi naturali con significativa azione antiossidante ed energizzante in grado di proteggere e sostenere i mitocondri e la loro biogenesi: Azione anti-age, immunostimolante  e di prevenzione alle patologie a base infiammatoria e neurodegenerative.

60 compresse

Modalità di Assunzione: 1 compressa durante o dopo i pasti 1/2 volte al giorno

È una formula bilanciata particolarmente composta da CoQ10 200 mg, acido α-lipoico 200 mg, estratto di frutto chaga (Innotus obliquus) con il 25% di beta-glucani, vitamina E, diidroquercetina, vitamina B3, zinco, manganese, rame e selenio.

  • Protegge e sostiene i mitocondri e la loro biogenesi per un’azione anti-age,
    immunostimolante e di prevenzione alle patologie a base infiammatoria
  • Migliora il sistema immunitario e la salute del cuore trovando impiego nella prevenzione delle malattie dismetaboliche, degenerative neurologiche e motorie
  • Favorisce il fisiologico processo depurativo nel corpo
  • Aiuta a idratare la pelle e renderla più elastica e aiuta a ridurre le rughe e l’acne.

Si consigliano due capsule di RE:PAIR al giorno.

La disfunzione mitocondriale è un fattore chiave nello sviluppo di numerose condizioni di salute, specialmente quelle tipicamente legate all’invecchiamento. Queste disfunzioni possono essere associate a disturbi cardiovascolari, neurologici, diabete e cancro. RE:PAIR migliora la biogenesi mitocondriale ed aumenta la produzione di energia cellulare.

I mitocondri sono gli organelli cellulari colpiti durante l’invecchiamento cutaneo cronologico e indotto dai raggi UV, le cui  manifestazioni fenotipiche sono la diretta conseguenza della disfunzione mitocondriale. Alcuni disturbi della pelle hanno un coinvolgimento mitocondriale e includono manifestazioni cutanee di malattie mitocondriali primarie e malattie della pelle congenite causate da mitocondri danneggiati.

RE:PAIR facilita la biogenesi di nuovi mitocondri fornendo dosi efficaci di sostanze bioattive in grado  di ottimizzare il funzionamento dei mitocondri esistenti e stimolarne la biogenesi

  • Stimola la produzione ed il rilascio di fattori di crescita nervosa nelle cellule che supportano i neuroni nel cervello, ha quindi azione neuroprotettiva contro Alzheimer, Parkinson e lesioni cognitive,
  • Aiuta le cellule muscolari del cuore a resistere allo stress ossidativo acuto preservando e migliorando la funzione mitocondriale.
  • Migliora la qualità del sonno.
  • Riduce la resistenza insulinica aumentando la biogenesi mitocondriale nelle cellule muscolari.
  • Migliora le funzioni del sistema immunitario,
  • Aumenta della produzione di antiossidanti endogeni.

È la prima volta che viene sviluppata e commercializzata una formula basata su questa combinazione di principi attivi.

Il coenzima Q10 (CoQ10) è una sostanza naturale presente in tutte le cellule umane che svolge un ruolo chiave nella bioenergia cellulare. È anche un efficace antiossidante con una serie di possibili benefici per la salute umana. I livelli di CoQ10 sono 10 volte più alti nell’epidermide che nel derma e diminuiscono significativamente con l’età. Per la sua capacità di proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi e di ridurre i segni dell’invecchiamento, il CoQ10 è un ingrediente mitocondriale fondamentale e la sua integrazione migliora i segni fenotipici dell’invecchiamento cutaneo ripristinando la funzione mitocondriale1,2.

L’acido alfa-lipoico è un acido grasso dalla potente azione antiossidante che aiuta a combattere lo stress ossidativo causato dai radicali liberi (responsabili dell’invecchiamento e del danno cellulare) sia all’esterno che all’interno della cellula nervosa.
È un cofattore essenziale del complesso multienzimatico mitocondriale e quindi svolge un ruolo importante nel metabolismo energetico. La sua integrazione ripristina le attività degli enzimi mitocondriali e assicura una protezione profonda della pelle3.

Chaga, Inonotus Obliquus è un fungo della famiglia delle Hymenochaetaceae; contiene polisaccaridi ad azione antiossidante ma soprattutto è ricca fonte di SOD (Super Oxide Dismutase)4, enzima ad alto potere antiossidante e di fondamentale importanza per il mantenimento del corretto stato redox cellulare, poiché permette l’eliminazione dello ione superossido (prodotto continuamente in piccole quantità in condizioni fisiologiche e in misura maggiore in diversi stati patologici) che, in presenza di metalli di transizione, può trasformarsi in specie radicaliche dell’ossigeno ad alta tossicità.

La presenza di composti polifenolici5,6, polisaccaridi7,8 integra e potenzia la capacità antiossidante del Chaga. E’ un’azione antiossidante che può essere utile nella prevenzione del danno ossidativo dei raggi UV. Esperimenti in vivo (ratti) hanno dimostrato la capacità di Chaga di ridurre l’ispessimento cutaneo e la comparsa delle rughe indotte dai raggi UV oltre ad aumentare la sintesi del collagene9 contribuendo così a ridurre il processo di invecchiamento cutaneo. Altri studi hanno dimostrato che gli endopolisaccaridi di Chaga sono in grado di modulare e stimolare l’azione del sistema immunitario, hanno un ruolo protettivo nelle malattie neurodegenerative ed effetti antivirali.

Complesso di microelementi. Zinco, manganese, rame e selenio hanno effetti antiossidanti e sono coinvolti nella regolazione delle attività antiossidanti10. Il corpo ha sviluppato numerosi meccanismi per proteggersi dagli effetti dannosi dei radicali liberi; ad esempio esistono alcuni enzimi in grado di decomporre e sequestrare agenti ossidanti. Questi antiossidanti endogeni includono la superossido dismutasi, la catalasi e la glutatione perossidasi e il sistema della tioredossina reduttasi11,12. Gli oligoelementi svolgono un ruolo importante come cofattori enimatici. Il selenio (Se) partecipa alla difesa antiossidante e al mantenimento dell’omeostasi redox sotto forma di selenoproteine, come la glutatione perossiodasi e la tioredossina reduttasi, proteggendo gli organismi dall’invecchiamento e dalle malattie legate all’invecchiamento13. Il rame (Cu) è il terzo oligoelemento più abbondante nel corpo (75-100 mg) ed è immagazzinato principalmente nel fegato, cervello, cuore, reni e muscoli. Il Cu permette il corretto funzionamento di molti enzimi coinvolti nella difesa antiossidante dell’organismo (SOD), nella produzione di energia (citocromo c ossidasi), nella sintesi del collagene (lisil-ossidasi), nella produzione di emoglobina (ceruloplasmina, Cp), melanina (tirosinasi) e mielina14,15. Lo zinco è immagazzinato nella prostata, negli occhi, nel cervello, nei muscoli, nelle ossa, nei reni e nel fegato. Nel plasma sanguigno, lo Zn è legato e trasportato dall’albumina (60%) e dalla transferrina (10%)16. Le funzioni biologiche dello Zn possono essere raggruppate in tre categorie: catalitica (come cofattore di numerosi enzimi, inclusi gli enzimi antiossidanti), regolatrice (nella risposta immunitaria, nella guarigione delle ferite, nella sintesi delle proteine, DNA e partecipazione alla divisione cellulare) e strutturale (coinvolgimento nella sintesi del collagene) 16. Il manganese (insieme a Cu e Zn) è uno dei minerali essenziali per l’attività del sistema enzimatico antiossidante (MnSOD, Cu/ZnSOD). Tra le altre cose, svolge un ruolo chiave nel catalizzare la dismutazione dell’anione superossido in perossido di idrogeno e ossigeno17.

Vitamine.La salute della nostra pelle è strettamente legata alle vitamine, sostanze preziose che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e che devono essere assunte con la dieta o una corretta integrazione. La vitamina B3, nota anche come niacina o vitamina PP, è una vitamina idrosolubile e non può essere immagazzinata nel corpo e deve essere assunta regolarmente. Si trova nelle carni bianche (soprattutto tacchino), nel pesce grasso, nei cereali integrali e nel latte. La sua funzione è necessaria per la respirazione cellulare, favorisce la circolazione, il funzionamento del sistema nervoso ed è molto importante per un sano apparato digerente. Svolge un’azione antiossidante sulla pelle e aiuta la microcircolazione, favorendone l’idratazione e proteggendola dai radicali liberi. La vitamina B3 partecipa inoltre alla trasformazione dei lipidi e dei carboidrati e al mantenimento dell’equilibrio e del benessere della barriera idrolipidica cutanea. Aiuta a stimolare i fibroblasti nella produzione di collagene risultando in una pelle più soda ed elastica e quindi in un’efficace prevenzione degli inestetismi tipici dell’invecchiamento cutaneo18. La vitamina B3 regola la sintesi epidermica della ceramide, costituente fondamentale della barriera epidermica18. Altri studi hanno riportato che la vitamina B3 aiuta a prevenire gli eventi molecolari e immunologici dannosi indotti dai raggi UV19, riduce l’iperpigmentazione cutanea20, esercita molteplici benefici estetici mantenendo la pelle morbida e idratata lubrificando la pelle.

La vitamina E è un nutriente essenziale che sta riscuotendo grande interesse in dermatologia grazie alle sue proprietà antiossidanti. Le principali fonti naturali di vitamina E sono verdure fresche, oli vegetali, cereali e noci. L’integrazione orale di vitamina E inibisce la perossidazione lipidica (effetto antiossidante), combatte il fotoinvecchiamento e i danni dei raggi UV, riduce l’infiammazione, aumenta la sintesi del collagene21.

  1. Blatt, T. & Littarru, G. P. Biochemical rationale and experimental data on the antiaging properties of CoQ(10) at skin level. Biofactors 37, 381–385 (2011).
  2. Marcheggiani, F. et al. Modulation of coenzyme Q(10) content and oxidative status in human dermal !broblasts using HMG-CoA reductase inhibitor over a broad range of concentrations. From mitohormesis to mitochondrial dysfunction and accelerated aging. Aging 11, 2565–2582 (2019).
  3. Podda, M., Zollner, T. M., Grundmann-Kollmann, M., Thiele, J. J., Packer, L., & Kaufmann, R. (2001). Activity of alpha-lipoic acid in the protection against oxidative stress in skin. InOxidants and antioxidants in cutaneous biology (Vol. 29, pp. 43-51). Karger Publishers
  4. Ingram, Cass. D.O. Wild Forest Chaga. The King of All Herbs, Mushroom of Immortality. 2010.
  5. Cui, Y., Kim, D. S., & Park, K. C. (2005). Antioxidant effect of Inonotus obliquus.Journal of Ethnopharmacology96(1-2), 79-85.
  6. Lee, I. K., Kim, Y. S., Jang, Y. W., Jung, J. Y., & Yun, B. S. (2007). New antioxidant polyphenols from the medicinal mushroom Inonotus obliquus.Bioorganic & Medicinal Chemistry Letters17(24), 6678-6681.
  7. Huang, S. Q., Ding, S., & Fan, L. (2012). Antioxidant activities of five polysaccharides from Inonotus obliquus.International Journal of Biological Macromolecules50(5), 1183-1187.
  8. Mu, H., Zhang, A., Zhang, W., Cui, G., Wang, S., & Duan, J. (2012). Antioxidative properties of crude polysaccharides from Inonotus obliquus.International Journal of Molecular Sciences13(7), 9194-9206.
  9. Yun, J. S., Pahk, J. W., Lee, J. S., Shin, W. C., Lee, S. Y., & Hong, E. K. (2011). Inonotus obliquus protects against oxidative stress-induced apoptosis and premature senescence.Molecules and cells31(5), 423-429.
  10. Rodier, F., Zhou, D., & Ferbeyre, G. (2018). Cellular senescence, geroscience, cancer and beyond.Aging (Albany NY)10(9), 2233.
  11. Smallwood MJ, Nissim A, Knight AR et al (2018) Oxidative stress in autoimmune rheumatic diseases. Free Radic Biol Med 125:3–14
  12. Nounou HA, Deif MM, Arafah M (2010) The influence of dex- amethasone and the role of some antioxidant vitamins in the pathogenesis of experimental bronchial asthma. J Exp Pharmacol 2:93–103
  13. Lee KH, Jeong D (2012) Bimodal actions of selenium essential for antioxidant and toxic pro-oxidant activities: the selenium paradox (review). Mol Med Rep 5:299–304
  14. Harris, E. D. (2001). Copper homeostasis: the role of cellular transporters.Nutrition reviews59(9), 281-285.
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  17. Wołonciej, M., Milewska, E., & Roszkowska-Jakimiec, W. (2016). Trace elements as an activator of antioxidant enzymes.Postepy higieny i medycyny doswiadczalnej (Online)70, 1483-1498.
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  19. Biedermann,K., Lammers,K. ,Mrowczynski, E., Coombs, M., Lepp, C., El-Nokaly, M., and Burton, E., Regulation of sebum production by niacinamide, 60th Annual Meeting American Academy of Derma- tology, New Orleans, 2002.
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  21. Pehr, K., & Forsey, R. R. (1993). Why don’t we use vitamin E in dermatology?.CMAJ: Canadian Medical Association Journal149(9), 1247.
  22. Weidmann, A. E. (2012). Dihydroquercetin: More than just an impurity?.European journal of pharmacology684(1-3), 19-26.

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